L’ Emilia Romagna si sviluppa da est a ovest accompagnata dall’Appennino Settentrionale, che dalla Romagna conduce fino al confine con la Liguria.
Tutto l’Appennino è una zona ricca di funghi, facendo dell’Emilia Romagna una delle regioni d’Italia dove trovare funghi porcini con maggior successo.
Fungo di Borgotaro
Partiamo da quella che è la zona più ricca e famosa per il fungo porcino, la nota Val di Taro. A Borgo Val di Taro (conosciuta anche come Borgotaro), si tiene la Fiera del Fungo di Borgotaro IGP: infatti i porcini di Borgotaro sono IGP, e sono conosciuti e amati in tutta Italia ed Europa.
Dalla Val di Taro parte addirittura una strada dedicata al fungo porcino IGP, la strada del fungo dell’Emilia Romagna.
Questo itinerario ha inizio appunto in Val di Taro, si sviluppa verso sud e si congiunge a est con la Val Baganza e a ovest con la Val Ceno. Infine si dirige verso il mare.
Non ci stupiamo quindi che oltre alla Val di Taro, anche la Val Ceno e la Val Baganza sono tra le più indicate per trovare funghi porcini in emilia Romagna.
Funghi nel Piacentino
Le valli al confine tra Piacenza, Genova e La Spezia sono per certi versi uniche, con paesaggi molto diversi tra loro, cime anche piuttosto alte, grandi pascoli, fitti boschi, borghi caratteristici.
In un contesto poco frequentato, al limite dell’isolato, caratteristica che ha permesso di mantenere condizioni immutate nel tempo.
In questo contesto ci sono le condizioni ideali per la nascita dei funghi porcini. L’alta Val Nure e quelle limitrofe (Vezzeno, Chiero tra le altre) permette di accedere alla barriera naturale delle alte montagne, Carevolo (circa 1500 mt), Monte Ragola (1700 mt), fino al Monte Nero (1750 mt), mete abituali dei fungaioli più esperti.
In queste montagne sono presenti infatti ampi prati in altura (Pradello e Prato grande) e vasti boschi in cui trovare bellissimi funghi porcini, con caratteristiche tipiche dei funghi di maggior qualità.
Tra la Val Nure e la Val Trebbia, la ricerca dei funghi può essere piacevolmente alternata al godimento dello spettacolo fornito da 12 cascate lungo il torrente Perino.
Risalendo verso l’Alta Val Trebbia, troviamo gli imponenti monti Cavalmurone, Chiappo, Alfeo e Lesima: è in questo contesto che si crea una zona di prati d’altitudine e boschi ricchi di torrenti e funghi porcini.
Infine nel piacentino citiamo la Valle d’Arda, in cui sono presenti e fertili il Parco Provinciale, un vero paradiso tra boschi di castagno, faggio e pinete. E poi il borgo di Casali e il Monte Lama (oltre 1300 mt), con il vasto altopiano e le bellissime praterie.
Porcini verso la Romagna
Procedendo verso est, verso la Romagna, le zone appenniniche di Reggio Emilia, Modena e Bologna sono altrettanto fertili e note per il fungo porcino.
Cercare funghi porcini in queste tre province è abbastanza semplice e frequente per fungaioli neppure troppo esperti.
Nell’Appenino Reggiano, che da Reggio scende verso la Toscana, le zone più indicate sono quelle segnalate nella mappa qui sotto.
In pieno Parco Nazionale dell’appennino Tosco-Emiliano, la zona di Cerreto Laghi, del Monte Cusna e del Monte Ventasso, particolarmente amati dagli appassionati.
Non a caso, proprio a Cerreto Laghi ogni anno si tiene ad ottobre il Campionato Mondiale del Fungo.
Spostandoci verso il modenese, il Parco Regionale dell’alto Appennino Modenese è altrettanto ricco di funghi.
Pavullo nel Frignano e tutto il Frignano, Serramazzoni, Montese, sono tutte aree consigliate.
A Bologna, i territori migliori sono quelli di Porretta, Granaglione e Lizzano in Belvedere: sono aree ricche di faggete e abetaie, amate dai funghi. Anche ad altitudini inferiori, dove ci sono querce e castagni, si possono cercare e trovare funghi porcini.